Controlli fisici e visivi che puoi fare per capire la qualità dei semi di cannabis
Proprio come l’uva e i suoi relativi vini da essa ricavati, anche per la cannabis è necessario controllarne il colore e la consistenza dei semi affinché possa crescere una pianta rigogliosa e che produca infiorescenze di ottima qualità. Scopriamo quali controlli occorre effettuare sui semi di cannabis
Controlli fisici e visivi per capire la qualità dei semi di cannabis
Se hai già avuto modo di imparare come conservare correttamente i semi di cannabis o i suoi estratti, devi tuttavia sapere che ci sono controlli fisici e soprattutto visivi che ti aiuteranno ad identificare le varie tipologie che possono essere di bassa qualità, così come media e di alta qualità.
Proprio come l’uva e i relativi vini da essa ricavato, anche per la cannabis è infatti necessario controllarne il colore e la consistenza.
Come scegliere i semi di cannabis
Scegliere i semi di cannabis è un po’ come selezionare prodotti freschi o fiori, infatti, se stai cercando qualcosa che abbia un aspetto accattivante un buon colore e un aroma invitante, devi tenere in mente alcuni punti chiave che ti ritorneranno utili nel momento in cui i semi ti verranno proposti.
Esistono anche semi di sesso differente, nonostante la maggior parte dei consumatori cerca e acquista varietà di semi cannabis femminizzati, molto più comuni da trovare sul mercato e dalle proprietà migliori.
In primo luogo devi sapere che gli standard di qualità variano in base alla tua posizione geografica e all’accesso alla cannabis, alle tue esperienze personali con la pianta e alle leggi locali che ne regolamentano al distribuzione.
In secondo luogo devi considerare che ci sono molti altri fattori da verificare quando scegli la varietà migliore per te, inclusi il prezzo, l’odore, gli effetti desiderati e la quantità disponibile.
Per fare alcuni esempi in merito, devi altresì sapere che un’alta concentrazione di tricomi indica una varietà con una produzione avanzata di cannabinoidi, che di conseguenza porta ad ottenere una cannabis potente.
Tuttavia, tale definizione non significa che è necessariamente indicativa di alta qualità, infatti, potrebbe mancare il profilo aromatico che stai cercando, o, per esempio, può essere una stimolante sativa quando magari preferisci una più dolce cannabis indica.
I semi di cannabis di qualità bassa
I semi di cannabis di bassa qualità sono spesso venduti a peso o a carattere industriale e provengono dalle infiorescenze di cannabis che spesso vengono chiamate in gergo Shwag, popcorn, e con tanti altri nomignoli. Questa cannabis di bassa qualità viene spesso trasportata come dei mattoni compatti, risultando in un mix di semi, steli e cime compresse.
Di solito la tipologia Shwag si trova solo sul mercato nero, e tende ad essere meno colorata della cannabis media, spesso più marrone anziché verde. Inoltre ha un aroma secco e terroso con un gusto che può essere aspro e speziato, in contrasto con le note dolci e floreali che caratterizzano invece la cannabis di prima scelta.
I di semi di cannabis di qualità media
Semi di cannabis di media qualità invece provengono da piante coltivate anche a livello amatoriale, con delle caratteristiche già più importanti e vengono chiamate generalmente middle shelf, regs, work e con tanti altri nomi, queste varietà di cannabis di media qualità puoi visivamente identificarle dalla loro tonalità verde e dalla presenza di pistilli colorati.
Inoltre alcuni esemplari mostrano sfumature viola, profili aromatici moderati e dei tricomi decisamente zuccherini. I semi e gli steli sono tra l’altro minimi o del tutto assenti.
I semi di cannabis di alta qualità
I semi di cannabis di alta qualità invece provengono da piante prodotte in laboratorio o da aziende altamente specializzate. Le infiorescenze da loro prodotto vengono chiamate in genere Fare, top self, krill, cloud, kina e con una miriade di altri nomi, hanno tutte le carte in regola per essere identificati sia visivamente che fisicamente.
Nello specifico la prima cosa che dovresti sapere è che le cime delle piante di prima qualità risaltano evidenti anche in colture intensive, ad esempio quelle in cui si adotta la tecnica del Sea Of Green. Inoltre a parte il variegato spettro di colori che la cannabis in oggetto mostra, devi sapere che le cime sono tipicamente dense e spesse grazie alle attenzioni genetiche poste dalle aziende per forzare la pianta nel suo ciclo di fioritura, questo a prescindere dalle tecniche di coltivazione innovative utilizzate.
È altresì importante sottolineare che la qualità dei semi prodotti da queste piante non ha un limite di prezzo. Spesso queste infiorescenze ed i relativi semi vengono acquistati a merito indipendentemente dal numero di unità o peso. Infatti, possono essere considerati come un oggetto di lusso tipo il buon vino.
Conclusione sulla qualità dei semi di cannabis
Concludendo è possibile sottolineare quanto possa essere difficile avere un resoconto sulla qualità che contraddistingue i vari semi di cannabis. Sarebbe veramente difficile riconoscere quelli buoni di alta qualità da quelli di bassa qualità se dovessero mischiarli tra di loro e sottoporli alla nostra attenzione. Potremmo però riconoscere sicuramente dei semi in buono stato da semi in cattivo stato.
Per avere certezza sulla qualità, occorre prendere fidarci di aziende grandi e piccole che producono e commercializzano le migliori selezioni di semi sul mercato.
Acquistare semi di alta qualità ci assicura che la pianta da questi generata avrà un patrimonio genetico non indifferente. Si presenterà a noi rigogliosa, resistente alle malattie e produttiva. D’altra parte, la sfida di ogni azienda che produce e vende semi è quella di offrire al cliente finale un prodotto sempre più performante. Ecco perché quando pensiamo di allestire una grow box, che sicuramente ha un certo costo d’investimento, non dobbiamo lasciare al caso la qualità delle piante che andremo a coltivare. Occorre partire sempre da un buon seme o da talee certificate!