Cosa è la Canapa Tessile e come viene prodotta
La Canapa Tessile è un materiale che sembra essere tornato di moda. Utilizzato fin dall’antichità, oggi riconquista la sua posizione per l’idea di sostenibilità che offre. Vediamo quindi insieme quali sono i processi produttivi della Canapa Tessile, i suoi usi ed i vantaggi e svantaggi nell’utilizzo di questo splendido tessuto.
Canapa Tessile: un materiale usato fin dall’antichità
Oggi la canapa tessile è un materiale molto utilizzato da tantissimi brand di moda, in quanto il suo utilizzo si sposa perfettamente con l’idea di sostenibilità e comodità. In realtà la coltivazione della canapa risale a tempi antichissimi.
Basti pensare che già oltre 10.000 anni fa, veniva utilizzata la canapa come tessuto non soltanto perché la pianta di canapa era ritenuta semplice da coltivare ma anche perché, la coltivazione, apportava miglioramenti al del terreno, rendendolo più fertile per le successive colture.
La canapa venne quindi in passato utilizzata per produrre fibre tessili, cordami e carta. Senza considerare inoltre l’utilizzo a scopo benefico per le sue proprietà mediche. La canapa è dunque sempre stata una pianta che ha avuto mille usi e mille simpatie. Ma altrettante sono le antipatie che riceve poiché associata a droghe leggere e quindi la sua coltivazione è stata fortemente impedita, prediligendo al contrario, altre piantagioni meno problematiche sotto il profilo burocratico ed economico. Per quel che riguarda il tessile, infatti l’utilizzo del cotone ha preso il sopravvento.
E se ti dicessi che la canapa è un materiale del tutto sottovalutato? Grazie ai recenti cambiamenti di trend nel settore, sono da considerare ulteriori benefici nel settore della canapa tessile: è più resistente del cotone e non si rovina così facilmente dopo anni di ripetuti lavaggi. Infatti, tornando al discorso della sostenibilità, possiamo per certo affermare ce se circolassero più vestiti in canapa tessile, non avremmo bisogno di sostituire così spesso i nostri indumenti.
Cosa è la canapa tessile
Nello specifico, la canapa tessile è una fibra tessile ottenuta dalla corteccia(floema) dei fusti della Cannabis Sativa. Si ricava quindi da una varietà di cannabis che produce piante con fusti particolarmente fibrosi e resistenti. Inoltre una scarsa concentrazione di THC la rende poco attraente da un punto di vista ricreativo ma molto interessante per un utilizzo industriale.
Produzione di canapa tessile
Vediamo adesso per grandi linee i passaggi che occorrono per la produzione di un tessuto di canapa.
È importante sapere che la fibra di canapa viene ricavata lavorando la parte fibrosa esterna allo stelo della pianta. La crescita della canapa è rapida e non necessita di attenzioni particolari per l’incremento della sua massa verde. La sua coltivazione avviene in primavera per poi concludersi in estate. Una volta che la pianta di canapa è stata tagliata e raccolta, si procede con le diverse fasi di lavorazione.
Ma vediamo nel dettaglio come viene prodotta e le varie fasi di lavorazione.
Raccolto e macerazione delle piante di canapa industriale
La raccolta della canapa sativa per usi industriali avviene con mietitrebbie tradizionali. Le piante sono composte da due tipologie di fibre: fibra lunghe, destinate alla produzione di tessuti e fibre corte, destinate alla produzione di carta.
Il processo di macerazione della canapa invece, può avvenire in acqua oppure direttamente sul campo. Questo processo comporta la rottura della pectina, che lega le fibre esterne a quelle interne. La macerazione è completa quando i fasci di fibre esterne si separano facilmente dall’anima interna e si separano facilmente in singole fibre.
Decortificazione
Completata la fase di macerazione, la fibra esterna viene separata dal cuore legnoso del fusto della pianta.
Ammorbidimento delle fibre
La fibra di Canapa adesso è pronta per la successiva fase di lavorazione. Il materiale decortificato viene adesso passato in appositi rulli, in modo tale che questi passaggi possano ammorbidirlo e quindi facilitare le successive lavorazioni.
Pettinatura della canapa
Una delle ultime fasi per la produzione di canapa tessile è la cosiddetta pettinatura. Le fibre eccessivamente lunghe, già ammorbidite, vengono tagliate per poi essere pettinate con appositi macchinari. Il funzionamento è esattamente come una pettinatura di capelli.
Una volta pettinate le fibre di canapa, queste possono essere avviate alla successiva fase della filatura.
Filatura della canapa
Siamo finalmente giunti all’ultima fase: la filatura.
La filatura della canapa può essere fatta sia a secco che ad umido. Questa scelta pregiudica il tipo e la qualità del filato che si vuole ottenere.
Nel dettaglio, possiamo affermare che la filatura a secco è più economica e permette di ottenere un filamento più grezzo, meno piacevole al tatto, con specifici usi.
La filatura a umido, invece, prevede che le fibre vengano immerse in un bagno di acqua calda prima di passare alla fase vera e propria di filatura. Questo accorgimento permette di avere un tessuto più morbido e piacevole al tatto e che viene impiegato per usi più delicati.
Vantaggi nell’utilizzo della Canapa Tessile
Adesso che sappiamo come viene prodotta, vediamo quali sono i motivi per avere a che fare con la canapa tessile, analizzando sia i vantaggi nella coltivazione di un campo di canapa che nell’utilizzo della canapa tessile vera e propria.
Iniziamo con il dire che generalmente le piantagioni di canapa non necessitano di trattamenti particolari ne tanto meno richiedono l’uso di pesticidi. Questo aspetto non ha bisogno di commenti relativi ai benefici per l’ambiente e per il terreno del mancato utilizzo di pesticidi.
La canapa è inoltre una delle piante più efficienti nel convertire l’anidride carbonica in ossigeno. La sua particolare efficienza nel processo di fotosintesi clorofilliana e le grandi estensioni fogliarie che una pianta di canapa sativa può vantarsi di avere, sono una manna per la conversione di anidride carbonica in ossigeno.
Inoltre questa pianta ha un impatto ambientale molto ridotto per via della sua ridottissima richiesta d’acqua rispetto alla coltivazione del cotone.
I tessuti realizzati con fibre di canapa hanno delle caratteristiche molto interessanti, tra cui:
- sono molto più resistenti del cotone;
- hanno una grande capacità di dispersione del calore consentendo di rimanere freschi in estate e caldi in inverno;
- assorbono poco gli odori;
- ottima protezione dai raggi UV;
- eticamente potrai vestire in maniera sostenibile.
Come accennato all’inizio dell’articolo, non è soltanto il tessuto di canapa che si intende quando parliamo di canapa tessile. Ci si può riferire anche a cordami e sacchi ad esempio.
In questo caso non è il caso di parlare di vantaggi e svantaggi nell’utilizzo di canapa tessile poiché esistono attività in cui è preferibile, per qualità, l’utilizzo di cordami in canapa o sacchi di canapa anche per lo stoccaggio di merci.
Svantaggi nell’utilizzo della canapa tessile
Non tutto è oro ciò che luccica. Anche l’impiego di canapa nei tessuti porta qualche svantaggio che ne ha impedito la diffusione.
Non è soltanto la limitazione che è stata imposta a furor di leggi e controlli nei canapicultori, ma realmente ci si scontra con un problema di carattere economico: i tessuti di canapa presentano un costo maggiore rispetto al cotone per la superiore difficoltà di lavorazione.
In conclusione
Nello scenario futuro le fibre tessili naturali, come per esempio il cotone, la lana e la seta, sono destinate a diventare disponibili solo per un mercato di nicchia, L’Europa e l’Italia non sono in grado di competere con i grandi produttori asiatici di poliestere e di seta, con i grandi produttori di cotone americani, né con i produttori di lana Merino australiano ma devono piuttosto puntare su altre specificità.
La nostra geografia nazionale consente la crescita rigogliosa di piantagioni di canapa sativa o canapa industriale o canapa tessile tali da renderci autonomi sotto il profilo della produzione dei tessuti. Sarà importante sensibilizzare ogni singolo cittadino nell’utilizzo di questi materiali sia per gli effettivi vantaggi poc’anzi descritti che per etica nei confronti dell’ambiente.