La cannabis danneggia il cervello degli adolescenti?
Le cellule che formano il tessuto nervoso hanno la funzione fondamentale di ricevere, elaborare e trasmettere gli stimoli che l’organismo riceve. Sappiamo come il nostro sistema nervoso, di cui fa parte il cervello, sia composto appunto da cellule nervose che hanno la caratteristica di non riprodursi in età adulta. Vediamo quindi quali effetti può causare al sistema nervoso di un adolescente l’assunzione di cannabis, e quindi l’induzione di stimoli ulteriori al cervello.
La cannabis può danneggiare il cervello di un adolescente?
Prima di dare una risposta al quesito bisogna essere conoscere qualche nozione relativa al sistema nervoso e considerare quindi come si sviluppa il cervello dei ragazzi nell’età strettamente adolescenziale, cioè tra i 13 ed i 19 anni.
Il sistema nervoso in breve
Per sistema nervoso si intende una struttura del nostro corpo specializzata a ricevere, elaborare e gli stimoli interni ed esterni al nostro organismo.
Composto da cellule nervose, queste hanno la caratteristica di riprodursi fino al raggiungimento di un’età adulta.
Il sistema nervoso negli adolescenti
Fino ai 19 anni, il cervello dei ragazzi è soggetto a diversi eventi di trasformazione celebrale avendo diverse potenzialità di sviluppo mentre a partire dai 20 anni, generalmente, lo sviluppo neuronale si assesta ed è meno vulnerabile a fattori esterni.
Tra i tanti fattori esterni, intesi come stimoli, possiamo includere tanti elementi che contribuiscono ad eccitare le cellule del sistema nervoso. E certamente consideriamo anche come tale l’uso della cannabis.
Gli studi sul consumo abituale di cannabis
Numerosi esperti, dottori e psicologi, hanno condotto diversi studi sugli effetti del consumo abituale della cannabis da parte degli adolescenti e hanno notato che le persone che iniziano a consumare pesantemente marijuana nell’adolescenza manifestano esiti negativi in diverse aree della vita quotidiana come uno scarso rendimento scolastico, umore altalenante, psicosi o altri deficit cognitivi.
Tuttavia è bene precisare che, secondo gli esperti, non si tratta di eventi esclusivamente causati dall’uso smodato di cannabis in età adolescenziale. Anche altri fattori possono contribuire a causare tali problemi celebrali, ad esempio tra le cause più diffuse:
- Eccesso di ore passate davanti ai videogames;
- Utilizzo smodato di social network;
- Inattività sociale a favore di realtà virtuali;
Queste sono tra le principali attività che hanno un impatto ben più pesante sullo sviluppo della psiche dell’adolescente rispetto all’uso di cannabis.
L’uso di cannabis in età adolescenziale che effetti ha sul cervello di un ragazzo?
Dare una risposta definitiva alla domanda che ci siamo posti, dunque, è molto complesso e deve tenere conto di una serie di fattori che incidono sulla vita del singolo individuo.
Per tentare di districarci in questa jungla di opinioni, è opportuno considerare un po’ più approfonditamente anatomia e fisiologia del cervello.
Si è osservato, infatti, che durante l’adolescenza, c’è una rapida crescita della corteccia prefrontale, regione del cervello dove sembrerebbe svolgersi il processo decisionale e l’elaborazione delle informazioni sociali, nonché il raggiungimento degli obiettivi e alcuni aspetti della personalità dell’individuo.
L’uso di cannabis o la presenza di sintomi di dipendenza da questa sostanza inducono un maggiore volume dell’ippocampo sinistro con conseguenti difficoltà a mantenere l’attenzione e a ripetere sequenze.
Poiché la corteccia prefrontale è l’ultima parte del cervello a maturare anche perché è suscettibile alle sostanze chimiche nella marijuana, è molto plausibile che l’esposizione all’uso dell’erba potrebbe danneggiare lo sviluppo del cervello dei teenegers.
Quindi possiamo affermare che ad oggi non si hanno studi che certifichino al 100% che gli adolescenti abituali all’utilizzo di cannabis siano più inclini a sviluppare patologie mentali.
In via preventiva, per un ragazzo in età adolescenziale, è comunque altamente sconsigliato consumare cannabis. I suoi effetti neurotossici, a lungo andare, possono interferire con esperienze e processi di sviluppo che si manifestano proprio durante l’adolescenza e che sono davvero importanti per l’essere umano anche per l’età adulta quali l’attenzione, l’apprendimento e la memoria.
La consapevolezza sull’uso di droghe in generale
Questa consapevolezza sulla dannosità delle droghe sta aumentando anche tra gli adolescenti che, secondo gli studi del National Institute on Drug Abuse, fanno sempre meno uso di sostanze stupefacenti come metanfetamina, cocaina, eroina e inalanti di vario genere.
Il consumo di marijuana, tuttavia, non ha avuto un calo drastico come le altre sostanze stupefacenti, rimanendo la droga leggera più comunemente usata tra gli adolescenti, anche grazie ad una legislazione maggiormente permissiva sul possesso e l’uso della marijuana nei vari Stati del mondo.
Ad ogni modo, secondo i predetti studi, sono sempre meno gli adolescenti di un’età compresa tra i 14 ed i 17 anni che ad oggi consumano erba rispetto a cinque anni fa.
Infine possiamo dire che la marijuana e il cervello in via di sviluppo degli adolescenti non vanno poi così d’accordo. Finché non si avranno più certezze e saranno condotti studi più approfonditi sugli effetti che ha la cannabis nel cervello degli adolescenti, è caldamente consigliato al teenagers di non utilizzarne. Più tardi si inizia, meno potenziali danni si arrecano al proprio sistema nervoso.